lug 31, 2020

Una scalata che fa la differenza: i 5 oggetti da trekking più difficili da smaltire

 

Molti di noi amano vivere la montagna nel periodo estivo: lunghe camminate tra boschi sempreverdi e laghi cristallini, aria fresca e notti stellate. Per gli amanti del trekking all’aria aperta, per chi vuole fare una vacanza più sportiva e meno affollata, la montagna è certamente il luogo ideale. E chi la frequenta sa bene quanto sia importante mantenere questi paesaggi mozzafiato puliti ed incontaminati.

È fondamentale dunque fare la differenziata in vacanza esattamente come la si fa a casa – se ciò risulta complicato, meglio riportare con sé i rifiuti della propria escursione e differenziarli successivamente a casa.

Junker ti propone la top 5 degli oggetti che si trovano in uno zaino da trekking più difficili da differenziare. Pronti alla scalata?

 

I lacci degli stivali

Un buon gitante non dimentica mai un paio di lacci di ricambio per le proprie scarpe da trekking, fondamentali per la buona riuscita della propria escursione. Se i lacci si rompono e non ti vengono in mente idee abbastanza creative per riutilizzarli, vanno conferiti nell’indifferenziato.

Il burro cacao

Labbra screpolate per il sole o per il freddo? Niente paura, ci vuole il burro cacao. Dove gettare però lo stick una volta consumato? Essendo un imballaggio può essere conferito nella raccolta della plastica – residui minimi non ne compromettono il recupero.

Le barrette energetiche

Il trekking richiede una buona dose di energia: meglio portare con sé qualcosa da mangiare, che può ridare carica all’escursionista stanco. Le barrette energetiche sono un’ottima soluzione; una volta mangiate, l’involucro è da conferire nella plastica. Se non sei sicuro al 100%, basta scansionare il codice a barre sulla confezione.

L’involucro del panino

La barretta energetica è solo uno snack, il pranzo deve ancora arrivare! Un gustoso panino è quello che ci vuole. L’importante è poi differenziare bene l’involucro con cui l’abbiamo avvolto. In molti casi incartiamo i nostri panini con scottex e carta stagnola: il primo, anche pulito, può essere conferito nell’organico; la seconda invece insieme alle lattine, essendo l’alluminio riciclabile all’infinito. Se invece hai deciso di usare la pellicola trasparente, puoi gettarla nella plastica.

Le salviette rinfrescanti

Ogni tanto c’è bisogno di una rinfrescata dopo ore di camminata sotto il sole. Le salviette rinfrescanti sono spesso il modo migliore per pulire le mani in situazioni in cui può risultare complicato trovare un lavandino per lavarle. Una volta svuotata, la confezione può essere conferita nella raccolta della plastica. Le salviettine invece, dopo essere state usate, vanno nell’indifferenziato.

 

Un fuori classifica che non possiamo tralasciare, visto l’argomento, è la tenda da campeggio: strumento concepito per durare negli anni, può però rovinarsi o rompersi nel tempo. In quel caso, date anche le dimensioni, non puoi conferirla nella raccolta differenziata domestica ma è necessario consegnarla presso l’ecocentro comunale.

Che sia una vacanza in montagna sportiva o rilassante, in giro per sentieri o in riva al lago, la nostra raccomandazione è sempre la stessa: continua a fare la raccolta differenziata, anche in vacanza, e per tutti i tuoi dubbi, anche quelli più tosti, non devi far altro che chiedere a Junker!

 
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