dic 15, 2022

Un pranzo di Natale…all’insegna di Junker

 

Il nostro racconto di una giornata di festa, rifiuto per rifiuto

Immagina la scena: un grande salotto, decorazioni alle finestre e sui mobili, una tavola imbandita, persone che chiacchierano con musica in sottofondo, piacevoli odori vengono dalla cucina. Fuori è freddo, ma non c’è neve – d’altronde, giorni di fine dicembre in cui nevica a non finire come nei film non sono poi così frequenti nel nostro paese… Il quadro è chiaro: stiamo parlando del pranzo di Natale.

Bene, questo pranzo di Natale vogliamo raccontartelo attraverso…i rifiuti! In un giorno come questo, sono tante le cose che finiscono/potrebbero finire nella pattumiera. L’importante è che finiscano nel bidone giusto. Cominciamo!

In casa è tutto pronto: c’è una bella atmosfera natalizia, con varie decorazioni appese qua e là e candele accese che fanno concorrenza alle luci colorate dell’albero di Natale. Le candele, una volta esaurite, andranno nel secco residuo, mentre le lucine, una volta rotte, verranno portate all’ecocentro o al più vicino punto di raccolta RAEE. Sull’albero non mancano un bel puntale a forma di stella e palline di vari colori, che se si rompono finiranno nel secco residuo.

Gli occhi dei più piccoli sono tutti puntati verso l’albero – non sulle palline che lo decorano, bensì su quello che c’è sotto, i regali! Ce ne sono alcuni avvolti nella classica carta regalo, che andrà appunto nella raccolta della carta, altri invece in carta regalo plastificata, che non essendo imballaggio finirà ahimè nel secco residuo. Stessa sorte per i nastri e le coccarde che adornano pacchi e pacchetti. C’è anche un grosso cesto pieno di prodotti tipici, sicuramente è il regalo che hanno portato gli zii: questo bel cesto in vimini, se la mamma non troverà il modo di riusarlo, dovrà essere portato all’ecocentro e conferito nella raccolta del legno, mentre la paglietta interna andrà nella plastica (se sintetica) o nell’organico (se naturale).

La tavola è già pronta: la mamma ha tirato fuori il servizio buono, pregando che nessuno dei bambini romperà nulla – dovesse disgraziatamente succedere, i bicchieri di cristallo dritti nel secco residuo, mai nella raccolta del vetro!

Intanto dalla cucina iniziano ad arrivare le prime portate, da cui hanno tirato via la carta forno su cui erano adagiate e i fogli di alluminio in cui erano avvolte. La prima andrà nel secco residuo, a meno che non sia certificata compostabile, mentre i secondi verranno raccolti, anche se sporchi, insieme ai metalli.

È il momento di un bel brindisi per iniziare il pranzo! In alto i bicchieri e da parte la bottiglia di spumante, il cui conferimento non è proprio tra i più semplici: la bottiglia vuota nel vetro, la gabbietta e la capsula sul tappo insieme ai metalli, il tappo di spumante invece può andare nell’organico o nella raccolta del legno all’ecocentro, a seconda delle regole del Comune.

Le portate principali sono state spazzolate via, è ora del dolce. Sulla tavola compaiono un grande panettone e qualche torrone. La scatola del panettone via nella raccolta della carta, facendo attenzione a togliere la maniglia, che può andare nella plastica, e il laccetto che chiude l’involucro interno, che va invece nei metalli. E la base del panettone? Difficilmente rimarrà pulita, andrà nel secco residuo, a meno che sia certificata compostabile. Team pandoro? Le indicazioni sono le stesse, si aggiunge la bustina dello zucchero a velo che va nella carta. E il torrone? L’involucro esterno nella carta, quello interno nella plastica.

Piaciuta questa giornata natalizia all’insegna della differenziata? Dovessi avere altri dubbi sugli imballaggi del pranzo di Natale, non ti resta che aprire l’app Junker, che saprà rispondere a tutte le tue domande. Ti auguriamo delle splendide festività natalizie!

 
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